Un linguaggio che discrimina, un linguaggio che include

Abstract

Il dibattito pubblico sulle migrazioni ricorre frequentemente a un linguaggio discriminatorio che nega la riflessione, la conoscenza e l’apprendimento perché si basa sulla stereotipizzazione, spersonalizzazione, sovraesposizione e invisibilità. Nel caso specifico dei minori soli si potrebbe affermare che il registro linguistico del dibattito privilegi le categorie dell’invisibilità e della stereotipizzazione. Il contributo è stato pubblicato dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali in 'Minori Stranieri Non Accompagnati in Italia. Report di approfondimento semestrale' <https://www.lavoro.gov.it/priorita/Pagine/Minori-Stranieri-Non-Accompagnati-in-Italia-pubblicato-il-report-di-approfondimento-semestrale-dati-al-31-dicembre-2021.aspx>

Description

Keywords

Discriminazione razziale, Linguaggio, Minori stranieri non accompagnati

Citation

Chiurco L., Un linguaggio che discrimina, un linguaggio che include, Roma, Inapp, 2021 <https://oa.inapp.org/xmlui/handle/20.500.12916/3512>

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