Ragioni ed effetti collaterali di una diaspora sottovalutata. Il caso dell'Ucraina

Abstract

Il paper vuole fornire una panoramica delle condizioni dell’Ucraina e dei costi sociali della diaspora. In questo paese, principale fornitore di manodopera migrante in Europa, 7 abitanti su 10 rimangono al di sotto della soglia di povertà e l’occupazione non offre alternative concrete alla deprivazione materiale. L’Ucraina ha perso l’11% della popolazione nei primi 15 anni dopo l’indipendenza ma la crisi demografica rimane grave nelle zone rurali a causa di bassi tassi di natalità, declino della fertilità, diminuzione dei livelli di vita e peggioramento delle condizioni sanitarie (popolazione maschile con minore aspettativa di vita in Europa). La migrazione per motivi di lavoro è diventata un fenomeno di massa e dato che le donne hanno una rilevanza consistente nei flussi verso l’Europa meridionale, l’effetto collaterale più doloroso può essere la disintegrazione del nucleo familiare. Problema degli Euro-orfani: mentre gli adulti emigrati soffrono all’estero per occupazioni precarie, i minori rimasti a casa godono di uno stile di vita di classe media, grazie alle rimesse. Il conflitto con la Russia e l’assenza di una politica migratoria globale, dovuta alla lunga crisi istituzionale, possono ovviamente esasperare questo scenario di deprivazione.

Description

Keywords

Migrazioni internazionali, Povertà

Citation

Scialdone A. (2018), Ragioni ed effetti collaterali di una diaspora sottovalutata. Il caso dell'Ucraina, in Giovanni De Santis (a cura di), Salute, Etica, Migrazione, Dodicesimo Seminario Internazionale di Geografia Medica (Perugia, 14-16.12.2017), Perugia, Guerra Edizioni Edel, 2018, pp. 383-390 <https://oa.inapp.org/xmlui/handle/20.500.12916/3446>

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