Riforma delle pensioni e politiche di assunzione: nuove evidenze empiriche
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Date
2017-04-21
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Technical Report. In questo lavoro si analizza empiricamente l’effetto esercitato da un innalzamento (inatteso) dell’età di pensionamento sulle scelte di assunzione delle imprese italiane. A tal fine si utilizzano i dati della Rilevazione su Imprese e Lavoro (RIL) condotta dall’ISFOL (oggi INAPP) nel 2015 su un campione rappresentativo di società di persone e società di capitali operanti nel settore privato extra-agricolo. Si mostra così che, nel periodo 2012-2014, l’approvazione della Legge n. 214/2011 (cosiddetta Riforma
Fornero) ha indotto il 2,2% delle aziende a rinunciare ad assunzioni già programmate. Ciò ha comportato una perdita di nuove assunzioni pari a circa 43.000 lavoratori. Sulla base di tali evidenze sembra dunque confermata l’ipotesi che l’allungamento dell’età di pensionamento abbia generato una contrazione di nuova occupazione. L’applicazione di semplici modelli di regressione permette poi di verificare in che misura queste mancate assunzioni si sono accompagnate a uno spiazzamento generazionale e a modifiche nell’organizzazione del lavoro all’interno delle aziende. I risultati delle stime indicano che a seguito della riforma vi sono state una contrazione dell’occupazione dei giovani con meno di 35 anni e una parallela riduzione nell’uso dei contratti a tempo determinato, mentre è aumentata la quota di lavoratori coinvolti in attività di formazione professionale. Disponibile anche su <http://oa.inapp.org/xmlui/handle/20.500.12916/97>
Description
INAPP, Quaranta R., Ricci A., Riforma delle pensioni e politiche di assunzione: nuove
evidenze empiriche. INAPP, Roma, 2017.
Keywords
Occupazione, Riforma pensioni, Formazione