Stop worrying and love the robot: an activity-based approach to assess the impact of robotization on employment dynamics

dc.contributor.authorCaselli, Mauro
dc.contributor.authorFracasso, Andrea
dc.contributor.authorScicchitano, Sergio
dc.contributor.authorTraverso, Silvio
dc.contributor.authorTundis, Enrico
dc.date.accessioned2021-05-07T14:21:03Z
dc.date.available2021-05-07T14:21:03Z
dc.date.issued2021-05-05
dc.description.abstractLo studio mette in evidenza come, nel corso del settennato (2011-2018), l’introduzione di robot industriali non ha prodotto effetti negativi sul tasso di occupazione, anzi ha contribuito alla riduzione del tasso di disoccupazione. Il risultato dell’indagine mette in luce importanti differenze legate alle mansioni dei lavoratori. Da un lato, le categorie occupazionali potenzialmente esposte al rischio di sostituzione da parte dei robot industriali non sembrano nel loro complesso aver risentito dell’introduzione di questi ultimi. Dall'altro, i posti di lavoro riservati a tutte quelle figure professionali che, a diversi livelli, si occupano della programmazione, dell’installazione e della manutenzione dei robot, sono aumentati di circa il 50% in poco meno di dieci anni, con un aumento significativamente maggiore nelle aree caratterizzate da un ricorso più intenso ai robot industriali.it_IT
dc.description.abstractlowerlo studio mette in evidenza come, nel corso del settennato (2011-2018), l’introduzione di robot industriali non ha prodotto effetti negativi sul tasso di occupazione, anzi ha contribuito alla riduzione del tasso di disoccupazione. il risultato dell’indagine mette in luce importanti differenze legate alle mansioni dei lavoratori. da un lato, le categorie occupazionali potenzialmente esposte al rischio di sostituzione da parte dei robot industriali non sembrano nel loro complesso aver risentito dell’introduzione di questi ultimi. dall'altro, i posti di lavoro riservati a tutte quelle figure professionali che, a diversi livelli, si occupano della programmazione, dell’installazione e della manutenzione dei robot, sono aumentati di circa il 50% in poco meno di dieci anni, con un aumento significativamente maggiore nelle aree caratterizzate da un ricorso più intenso ai robot industriali. stop worrying and love the robot: an activity-based approach to assess the impact of robotization on employment dynamics mauro caselli andrea fracasso sergio scicchitano silvio traverso enrico tundisit_IT
dc.identifier.citationINAPP, Caselli M., Fracasso A., Scicchitano S., Traverso S., Tundis E. (2021), Stop worrying and love the robot: An activity-based approach to assess the impact of robotization on employment dynamics, INAPP, Università di Trento, ISPAT <http://oa.inapp.org/xmlui/handle/20.500.12916/896>it_IT
dc.identifier.urihttps://oa.inapp.gov.it/handle/20.500.12916/896
dc.language.isoenit_IT
dc.subjectAutomazioneit_IT
dc.subjectInnovazione tecnologicait_IT
dc.subjectOccupazioneit_IT
dc.titleStop worrying and love the robot: an activity-based approach to assess the impact of robotization on employment dynamicsit_IT
dc.typeTechnical Reportit_IT
dc.type.relationTechnical Report;

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